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Testimonianze e risultati

Testimonianze e risultati
Testimonianza di Sig Blin, allevatore de vacche nutrici en Francia
Bernard Blin
Tutto è legato alla riduzione dei costi
Allevatore de vacche nutrici en Francia
2014
Saint Hilaire en Morvan - FRANCIA
58120
Nièvre

Colture/Produzione

Bernard Blin, allevatore de vacche nutrici a Saint-Hilaire-en-Morvan (Francia) / 111 ettari di cui il 93% in superfice foraggera / I rimanenti 3 ha di triticale e 4,7 ha di frumento segalato / 85 vacche Charolaise.

Prodotto/uso

  • Bactériolit (since 2006) / per il compostaggio dei suoi reflui (letami) con l’obbiettivo di valorizzarli

Testimonianze

L’azienda agricola del Sig Blin fa parte di uno studio del l’INRA sin dal 1972. Lo studio è condotto su quattro diverse province francesi (la Creuse, la Nièvre, Il Puy de Dôme e la Saône-et-Loire). L’INRA studia l’impatto economico ed ambientale delle aziende agricole sul loro territorio. Per realizzare lo studio sono necessari dei dati sui mezzi di produzione, i risultati economici globali ed i costi di produzione (animale e vegetale). Attraverso lo studio di questi parametri si può quantificare in modo preciso l’impatto ambientale (gas ad effetto serra e energia consumata per la produzione). 

“ Lavoro su dei suoli molto difficili, composti da roccia granitica il che implica che ho poche colture. La mia produzione annuale di letame s’eleva a circa 1000 m³, cosparso su 5 ha ogni anno. Questi effluenti d’allevamento sono inoculati con BACTÉRIOLIT dal 2006/2007 con l’obbiettivo di meglio valorizzarli (riduzione significativa delle perdite di materia secca e d’azoto).

 

Avevo incontrato il Sig Christophe Mézy alla fiera di Cournon, egli aveva saputo risvegliare il mio interesse parlandomi di redditività economica dell’azienda. Possiedo 85 vacche allattanti con un produzione di vitelloni da ristallo destinati al mercato italiano. Ho praterie permanenti e 40 ha di praterie temporanee coltivate in multi varietà.

Avevo quasi abbandonato l’erba medica, ma adesso ho ripreso la coltivazione di erba medica da semina.

 

La mia autonomia è soprattutto centrata sull’erba quindi adesso non manco mai le mie piantagioni

 

Ho iniziato l’utilizzo del BACTÉRIOLIT nel 2006 ma nella mia mente, avevo già fatto un passo verso questo tipo di metodo di coltura.

Con tutte le fonti d’inquinamento presenti nel nostro territorio siamo noi allevatori ed agricoltori, anche se non inquiniamo ad essere presi di mira per primi. Sono delle zone in cui nel futuro saremo obbligati a rispettare norme con divieto totale d’utilizzo di fitosanitari, ed inputs chimici. Nel 2000, avevo iniziato a compostare i letami ed avevo già limitato l’impiego della chimica per gli animali. Grazie alla fitoterapia ero già riuscito ad avere degli animali più resistenti. Ho anche adottato l’omeopatia.

 

Quando sono passato all’impiego di BACTÉRIOSOL /BACTÉRIOLIT non è stato per me difficile capire i principi di funzionamento del sistema SOBAC. Esso corrispondeva alla soluzione da me ricercata.

L’importante è far vivere la propria famiglia per far ciò è necessario produrre limitando i costi e le spese. Per limitare le spese legate al bestiame, l’unico modo è agire sull’alimentazione. Alcuni giovani allevatori hanno delle spese di 250€ al ha? Quest’anno la situazione è buona ed i miei costi sono di 85€/ha quando la media del gruppo di studio seguito dall’INRA è di circa 176€/ha. Per quanto riguarda i risultati lordi di gestione ciò rappresenta uno scarto di 200€/ ha rispetto al resto del gruppo di studio.


Nessun cambiamento di metodo per rientrare nel biologico. Lo studio dell’INRA affronta anche l’aspetto ambientale delle nostre aziende con l’obbiettivo di produrre il più possibile inquinando il meno possibile


Per quanto riguarda le emissioni di metano, gas ad effetto serra, siamo piazzati molto bene. Non dovrei fare nessun cambio tecnico per rientrare nel biologico ma preferisco non farlo al momento per rimanere più libero nelle mie scelte.


Ho perennizzato le mie praterie, quando prima ogni quattro anni era necessario rivoltarle. Con ben 1,35 UBA/ha sono leggermente al di sopra di alcuni dei miei vicini che sono a circa 1,1 UBA. Tenendo conto che loro utilizzano in più fertilizzanti ed alimenti. Quando si controllano le spese legate al bestiame è possibile avere una buona redditività. Per quello che riguarda il bestiame, sono a 0,61€ di costi al Kg. di carne prodotta quando prima ero intorno ai 1,19€ al Kg.

 

Con la SOBAC il mio obbiettivo è di ottimizzare al massimo il mio letame

 

Applico 30 Kg. di Bactériolit Concentré al ettaro. Con il mio metodo privilegio la redditività conscio che nel campo delle vacche nutrici (allattanti) il margine di guadagno è limitato. La differenza si realizza sull’economia delle spese, è l’unica via che permette di realizzare un profitto economico.

 

Un tecnico della cooperativa era una volta venuto in visita da me, mi chiese se poteva fare un test con i suoi ceppi di batteri sui letami. Ho messo a sua disposizione una cassetta per poter fare un paragone con i miei letami trattati con Bactériolit. Non è mai ritornato a farmi vedere i risultati ottenuti.

Alla fine dell’inverno, mi ha solamente detto:” Il vostro letame… non è la stessa cosa…”. Ne dedussi che i risultati del mio letame non dovevano essere così male…"
 

Risultati

Il Sig Blin utilizza il BACTÉRIOLIT dal 2006 per il compostaggio dei suoi reflui (letami) con l’obbiettivo di valorizzarli al massimo per un utilizzo come fertilizzante arricchito e per avere un migliore ambiente nelle sue stalle.

  • Incremento del margine lordo di gestione
  • Miglioramento della fertilità biologica
  • Diminuzione della compattazione dei suoli del 13%
  • Risparmio sulle spese
  • Aereazione del suolo realizzata dalla fauna anecica (lombrichi) moltiplicata per 2,25
  • Migliore radicazione (profondità e densità)